22.01.2021
Nei giorni scorsi la Dg Concorrenza ha inviato ai governi nazionali una proposta di proroga al 31 dicembre del provvedimento, varato per la prima volta a marzo del 2020, che consente la massima flessibilità nell’utilizzo di risorse pubbliche per sostenere i settori produttivi in difficoltà.
Oltre all’estensione di sei mesi del periodo di moratoria, la proposta di Bruxelles punta ad introdurre alcune modifiche.
La prima novità significativa proposta dall’UE riguarda l’aumento dei massimali incluso anche l’aumento degli aiuti a sostegno dei costi fissi delle imprese che non sono coperti dalle entrate (attualmente fino a 3 milioni di euro per impresa).
L’altra novità, decisamente più interessante, riguarda la possibilità concessa agli Stati membri di convertire in sovvenzioni dirette (fondo perduto) gli aiuti concessi inizialmente sotto forma di prestiti o altri strumenti rimborsabili.
Ovviamente non mancano vincoli, in quanto tale opzione potrà essere esercitata solo in una fase successiva alla concessione dei prestiti spingendo gli Strati membri, di fatto, a scegliere in via prioritaria forme di aiuto rimborsabili e solo in caso di eventuale necessità l trasformazione in sovvenzioni.
Margrethe Vestager, vicepresidente e responsabile della Concorrenza spiega «Decideremo quale via seguire tenendo conto delle opinioni di tutti gli Stati membri e della necessità di preservare una concorrenza effettiva nel mercato unico».