13.01.2021
I 5,8 miliardi previsti per il patent box nelle prime versioni del Ricovery Plan e poi spariti dal piano, sono stati confermati dal governo, e saranno finanziati con risorse italiane.
Questa, per le imprese è un’importante conferma!
Il regime agevolato introdotto nel 2015 per valorizzare beni che in passato nel nostro Paese non erano considerati strategici, come software protetti da copyright, brevetti, disegni e modelli, knowhow, in questi anni si è dimostrato una leva importante per attrarre o mantenere in Italia investimenti in innovazione e ricerca.
Il Patent Box insieme a Impresa 4.0 restano lo strumento principale del fisco per favorire la transizione digitale e l’innovazione delle imprese.
L’entità dello stanziamento, in vero lo si può anche vedere come il completamento dell’intervento iniziato con il decreto crescita del 2019 che ha inteso limitare gli ostacoli applicativi principali permettendo alle stesse imprese di costruire il calcolo dell’agevolazione e a indicarlo nella dichiarazione dei redditi, lasciando all’amministrazione finanziaria il ruolo classico del controllo ex post.
Il meccanismo dell’autoliquidazione a partire dal 2019 ha ribaltato l’ottica originaria del «ruling», una lunga procedura che permetteva la fruizione dello sconto solo dopo che impresa e agenzia delle Entrate avessero trovato un accordo. La semplificazione all'accesso introdotta nel 2019 ha fatto lievitare il numero dei beneficiari della misura che ad oggi ha visto oltre 1.500 beneficiari.