09.01.2021
La legge di Bilancio 2021 ha previsto nuove disposizioni che introducono ulteriori vantaggi per le imprese che già operano o dovessero stabilirsi nelle Zes.
Nel caso in cui l’impresa intraprenda nelle aree Zes, una nuova iniziativa economica, l’imposta sul reddito sarà ridotta del 50%, (l’Ires passerà dal 24% al 12%) a decorrere dal periodo d’imposta nel corso del quale è stata intrapresa la nuova attività e per i sei periodi d’imposta successivi.
Quali sono le condizioni per poter beneficiare dell’aiuto?
- Per almeno 10 anni le imprese devono mantenere l’attività nello Zes e assicurare nel decennio i livelli occupazionali;
- Non essere in stato di liquidazione o scioglimento;
La mancanza di tali condizioni determinerebbe come conseguenza la decadenza dal beneficio e la restituzione di quanto indebitamente goduto.
Il beneficio spetta nel rispetto dei limiti e condizioni previsti dal regime de minimis e non potrà essere superiore ai 200mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari.
Cosa sono le Zes?
Zes è l’acronimo di Zone economiche speciali che vengono definite tali dalla normativa europea in quanto “meno sviluppate” o “in transizione”.
Sono considerate regioni “meno sviluppate” quelle con Pil pro capite inferiore al 75% della media europea e sono: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Sono considerate regioni “in transizione” invece quelle con Pil pro capite tra il 75% e il 90% e sono: Abruzzo, Molise e Sardegna.
Essendo il Pil un parametro mobile, in futuro questo elenco potrebbe variare.
La Zes è di norma composta da territori quali porti, aree retroportuali, anche di carattere produttivo e aeroportuale, piattaforme logistiche e interporti, escluse le zone residenziali.
Da un punto di vista fiscale, gli investimenti strumentali fino a 50 milioni otterranno un credito d’imposta proporzionale al costo dei beni acquistati.
La finalità è quella di consentire alle imprese che operano in queste aree svantaggiate, di ottenere dei benefici fiscali.