18.01.2021
"Serve gestire gli anni dal 2016 al 2019, con una "rottamazione quater", un saldo e stralcio, per dare respiro a quei contribuenti, che si trovano in difficoltà, ed hanno posizioni aperte con il fisco, dovute a morosità incolpevoli. E poi trattare le milioni di cartelle che si genereranno nel 2021, per posizioni maturate nel 2020 e in anni precedenti. Sono cartelle che vanno gestite con un metodo straordinario, pensando che il Covid è stato, ed è, un evento straordinario e devastante. Una parte per i più fragili, ad esempio, andrà rimandata, e una parte, per chi è nelle condizioni di poterlo fare, andrà trattata in bonis, facendo pagare con uno "sconto" su sanzioni e interessi".
A seguire le parole del Viceministro Catelli pare che nel cantiere del decreto Ristori 5 sono destinate a entrare le misure di definizione agevolate con cui si punta a ridurre la pressione su cittadini e imprese.
In pratica, si lavora a una probabile “rottamazione quater” che consenta ai contribuenti di recuperare carichi affidati all’ente della riscossione risparmiando sanzioni e interessi di mora.
Tenuto conto che la precedente edizione si è fermata alle cartelle notificate nel 2017, oggetto della nuova definizione Una sanatoria che potrebbero essere i ruoli relativi agli anni 2018 e 2019,
i problemi di gestione dello strumento, ovviamente, non mancano, a partire dalla gestione delle cartelle sospese dall’8 marzo 2020 per le quali andrà chiarito come i contribuenti potranno venire a conoscenza delle pendenze con Agenzia Entrate Riscossione (Ader) non avendo ancora ricevuto le cartelle.
Anche sotto il profilo soggettivo i dubbi non mancano. dalla riammissione dei decaduti.